Marzo 13, 2018

Impronte di artiste – dal 24 marzo al 6 giugno 2018

 

Impronte di artiste

 

“Impronte di artiste” a cura di Paola Malato

25 artiste in dialogo Laura Avondoglio, Viola Barovero, Silvia Beccaria, Paola Bisio, Gilda Brosio, Tegi Canfari, Laura Castagno, Clotilde Ceriana Mayneri, Carla Cremers, Carla Crosio, Elisa Filomena, Danila Ghigliano, Silvia Giardina, Angela Guiffrey, Chen Li, Olga Maggiora, Paola Malato, Ornella Rovera, Marina Sasso, Egle Scroppo, Roberta Toscano, Luisa Valentini, Laura Valle, Elisabetta Viarengo Miniotti, Alma Zoppegni.

 

Civica Galleria d’arte contemporanea “Filippo Scroppo”

Via Roberto d’Azeglio, 10 – Torre Pellice (TO)

 

L’archeologo Dean Snow nelle sue ultime ricerche ribalta decenni di supposizioni archeologiche e riconosce alle donne la realizzazione di gran parte delle pitture rupestri preistoriche. Gli artisti più antichi erano quindi donne. Artiste capaci di sviluppare un pensiero astratto e simbolico.

La Civica Galleria d’Arte contemporanea Filippo Scroppo con questa mostra collettiva “Impronte di artiste”, volutamente tutta declinata al femminile, vuole dimostrare l’attualità di questa capacità femminile. Questa collettiva offre un panorama – certamente non esaustivo,ma significativo – delle proposte di alcune artiste che lavorano nell’area culturale piemontese, invitate a partecipare indipendentemente dall’età, dal percorso formativo e dalle scelte linguistiche e stilistiche personali. L’idea è quella di mettere a fuoco la ricerca artistica contemporanea, affiancando figure dalle esperienze e dai codici creativi anche molto diversi tra loro, con l’intento di analizzare quanto e come l’arte di oggi si incanali nella problematicità del presente.

Ne emergono considerazioni interessanti: una linea concettuale ammorbidita’ da un’attenzione nuova al colore, al materiale o al trattamento delle superfici; un astrattismo che concede spunti alla realtà, con toni mistici o lirici; una figurazione mai virtuosa con momenti narrativi, o descrittivi, o evocativi e che mostra, in alcuni casi, un sentimento affettuoso della natura in grado di rivelare superfici e trame inaspettate; un uso della scrittura come segno semantico e insieme grafico che permette di coniugare la parola con la stessa pagina pittorica o scultorea e ne rende più incisiva la lettura.

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