Luci in fondo al mare è un progetto di ricerca iniziato nel 2014 che Silvia Beccaria conduce partendo dall’incanto della natura e del fenomeno della bioluminescenza dei fondali marini, per approdare alla tematica della dualità intesa quale valore e opportunità sulla cui interpretazione è possibile scoprire universi inaspettati e stratificate letture culturali.
Dal raffinato e colto approccio di pensiero, e da un rigore esecutivo praticato come elemento indispensabile alla comunicazione poetica consapevole, nasce, in questo ciclo tematico, una serie di straordinarie opere contraddistinte da una bellezza magnetica e catturante fin dal primo sguardo.
Un senso di meraviglia, e anche di stupore, è infatti il sentimento suscitato da queste affascinanti installazioni a muro ( più propriamente ascrivibili agli eterogenei linguaggi della Textile Wall Installation), ispirate agli organismi viventi degli abissi del mare e non solo. Opere capaci di catturare la luce nelle sue varianti diurne naturali o artificiali, e riconsegnarla in situazioni di buio con effetti fluorescenti e inaspettati. Un processo naturale di trasformazione preso a prestito dall’artista per esplorare simbolicamente il significato del “doppio” nel suo aspetto più nobile e profondo. Osservare l’apparenza per poi travalicarla e scoprire, oltre la prima maschera, strati più veri e interiori degli esseri umani, rappresenta il punto focale dell’intero sviluppo di “Luci in fondo al mare”.
Morbide e duttili, caratterizzate dalla tridimensionalità di forme liberate nello spazio come esplosioni di vita, le opere di Silvia Beccaria esprimono una costante metamorfosi pur mantenendo l’identità filosofico – stilistica che la contraddistingue. Al centro di tutto il suo lavoro, che esplora percorsi tra i più diversi (dall’Abito Scultura alle Scritture d’Artista per arrivare alle Performance), vi è infatti lo sguardo all’antico e all’universale elaborato nel presente, come processo sperimentale indispensabile alla rinnovata crescita e al proprio contributo all’esperienza contemporanea.
Laurea in Filosofia, Master in Arte Terapia e Progettista Tessile con specializzazione in Fiber Art, Silvia Beccaria, impegnata da molti anni in ricerche spazianti dalla letteratura, alla scienza per arrivare alle più diverse esplorazioni sul versante tecnico- formale, sceglie con attenzione, di volta in volta, i materiali più adatti all’estrinsecazione artistica. Per le sue installation work utilizza la tessitura al telaio manuale come tecnica espressiva che permette risultati allo stesso tempo estetici e teorici. Se quindi la scelta concettuale della manualità in qualche modo la ricollega ad esperienze vicine alla Fiber Art, o ad altri artisti che dagli Anni Sessanta ad oggi (soprattutto più recentemente nelle giovani generazioni) hanno individuato nel medium tessile una via di comunicazione ricca di possibilità, in realtà il suo lavoro prende distanza da etichette e movimenti, presentandosi con rilevante originalità e forza contenutistica.
Nascono dunque da tali premesse le opere di questo recente corpus, progettate per vivere e modificarsi anche grazie ad azioni esterne e diventare interattive. Il fruitore potrà infatti, secondo la propria ispirazione, collocare ciascuna opera in una Dark Room, e vivere la trasformazione dell’opera stessa che immersa nel buio trova la sua esaltazione luminosa in una versione cromatica totalmente diversa dall’atmosfera diurna, in un rinfrangersi di molteplici visioni di una sola realtà.
Silvana Nota