Silvia Beccaria vive e lavora a Torino.
E’ un’artista visiva che utilizza l’intreccio come medium espressivo. Dopo una Laurea in Filosofia e un Master in Arteterapia presso l’Università di Torino, ha iniziato un percorso di studi sotto la guida dell’artista olandese Martha Nieuwenhuijs.
Per molti anni ha elaborato progetti didattici utilizzando l’arte come strumento di riabilitazione ed educazione e ha collaborato con il Dipartimento Educazione del Museo di Arte Contemporanea Castello di Rivoli.
Il progetto artistico di Silvia prende vita dal senso dell’arte dell’intreccio che contiene, nel suo significato più profondo, il concetto della scrittura e del racconto. Intrecciare è infatti l’arte del comporre una trama così come si fa con la penna su un foglio di carta.. Le trame sono i suoi colori e i suoi pennelli, “dipinge” con materiali che trasforma in filamenti intrecciabili, quali gomma, plastica, carta, e così via, quelli che meglio, di volta in volta, le permettono di esprimere il concetto dell’opera. L’incanto della natura, il visibile e l’invisibile, i luoghi della memoria, la bellezza del linguaggio e della poesia, le connessioni tra tessitura e scrittura, diventano parte integrante dei suoi racconti creati filo dopo filo dando vita ad installazioni che germogliano dalla tela.
“La scelta concettuale della manualità in qualche modo la ricollega ad esperienze vicine alla Fiber Art,o ad altri artisti che dagli Anni Sessanta ad oggi hanno individuato nel medium tessile una via di comunicazione ricca di possibilità, ma in realtà il suo lavoro prende distanza da etichette e movimenti, presentandosi con rilevante originalità e forza contenutistica”. (Silvana Nota)
Silvia realizza installazioni e sculture. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche tra cui citiamo: IGAV Istituto Garuzzo per le arti visive, La Castiglia Saluzzo; Collezione civica di Fiber art Trame d’Autore – Città di Chieri; Collezione civica arte contemporanea – Città di Moncalieri.
Ha partecipato a varie mostre in Italia e all’estero, tra le quali ricordiamo: Triennale Design Museum (Milano); Palazzo Carignano (Torino); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino); Casina delle Civette – Musei di Villa Torlonia (Roma); Spazio Culturale Ratti – Ex Chiesa di San Francesco (Como); Center for the Arts – Casa Colombo (Jersey City, NJ, USA); Museo delle Mura Aureliane (Roma); Palazzo Collicola–Arti Visive (Spoleto, PG); La Maison de l’Italie – Città Internazionale Universitaria (Montrouge, Parigi, Francia); Palazzo Barolo (Torino); Centro Culturale Vila Flor (Guimaraes, Portogallo); Museo Antiquarium Parra Oppidum degli Orobi (Parre, Bergamo); Misp-Museo Arte del XX e XXI secolo (San Pietroburgo, Russia); Museo del setificio piemontese Il Filatoio (Caraglio, Cuneo); Museo Nazionale del Ducato di Spoleto (Spoleto, PG); Convento São Francisco (Coimbra, Portogallo); Janina Monkutè – Marks Art Museum, Kédainiai, Lituania.